Raccontare di sé e dell'altro, dell'altro con te e con gli altri. Raccontare del mondo e lasciarsi avvolgere. Senzatimore.
martedì 24 luglio 2012
DE RE COQUINARIA
Freddo o caldo; crudo o cotto; aspro, amaro o dolce.
Il cibo, per chi può permetterselo, non riguarda la sopravvivenza ma raccoglie in sé tradizione, cultura, religione, relazioni, salute, chiacchiericcio, armonia.
Da sempre l’uomo non ha solamente mangiato ma cucinato: dalla carne arrostita direttamente al fuoco alla cottura a vapore. In mezzo un universo di tentativi. Con i recipienti di ceramica ecco il pane senza lievito prima e con lievito poi pare grazie agli antichi egizi. Poi le polente, gli stufati, la birra e il vino. Il pesce che la cui cottura si raffina nella frittura di triglie e saraghi..
Ho scovato ne "De re coquinaria", carni di cinghiale, agnello, lepre e cervo riccamente cosparse di miele, vino speziato, mosto e saporose misture di spezie macerate in liquami di pesce fermentato.
Ho scoperto che dalla Francia dal XIII secolo si valorizzano le verdure e la cucina si fa più "sobria" per riacquistare "vigore" in età rinascimentale e barocca con carni molto ricche e di spezie, zucchero e salse.
...Secoli e secoli di storia culinaria per dire semplicemente che una ricetta è semplicemente un’arte che va tramandata. Assolutamente. Infatti, la parola deriva dal latino "recepta", participio passato del verbo "recipere", cioè ricevere; ciò fa pensare a un regalo, a un qualcosa che si desidera condividere, tramandare agli "eletti". Una ricetta è al tempo stesso memoria e tradizione.
Un tesoro inesauribile dell’umanità. Dietro a ogni ricetta non c’è una vita: c’è un pezzo di storia dell’umanità.
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Interessante! Ma se penso che io non so fare neanche un tost!
RispondiEliminaCiao! che fame.. Mi vengono in mente i viaggi in Africa con queste donne che manipolano semi e poltigle che rimestano su fuochi grezzi in pentoloni fumanti. Circondati da bambine attente per imparare il mestiere..... Io so cucinare abbastanza bene e mi piace invitare gli amici attorno al tavolo. Per me una casa senza convivio e cibo non è una casa. Mia moglie è più brava ad allestire la tavola e nella conversazione. E' una donna straordinaria, semplice ed entusiasta con una bella personalità. non è una padrona di casa fintamente preparata. Una donna semplice e conviviale. Ci manca molto nostro figlio. Saluti P.
RispondiEliminaLo dici a me????? Che mi pregio essere un gurmettaro? Complimenti sane riflessioni e giusta impostazione Cara Silvia.
RispondiEliminaSursum Corda
Mangiar emi piace e ancora di più la bella conpagnia. Veramente belle riflessioni grazie
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