IL
SAPORE DEI ‘NO’
Dire ‘no’
è una delle tante possibilità che si prospettano nell’arco della nostra
giornata; sul lavoro, con gli amici, con i corteggiatori, davanti a offerte di
acquisto di beni di vario genere.
Il ‘no’
sul quale desidero concentrarmi qui, è quello che a noi genitori tocca dare ai
nostri figli.
‘No’ non ha un
gusto particolare; non aggiunge e toglie nulla al nostro essere genitori. Non
dà potere nè lo toglie; non arricchisce il nostro prestiglio di persone ma
nemmeno lo svilisce.
Non è mia intenzione valutare se il ‘no’ abbia lo stesso peso del ‘sì’, o se sia più luminoso, o trendy,
non è questo l’oggetto del pensiero; tuttavia, più spesso di quanto noi si
immagini, dire ‘no’ ai nostri figli
aggiunge un sapore particolare alle loro vite: sì, alle loro, mica alle nostre
a cui tocca “l’ingrato “ compito.
Un genitore che si sia assunto il compito di
esserlo fino in fondo e non quando l’umore lo permette... sa bene quando è il
tempo di dire ‘no’, così come sa
quando è il tempo di dire ‘sì’. “Sì”
e “no” non sono parole che si esprimono a caso.
Un genitore sa quali sono le linee da seguire
per la solida e –si spera- armoniosa crescita del proprio figlio. ‘No’ e ‘sì’ esistono entrambi e si sostengono come il palmo e il dorso
della mano: essi devono esistere entrambi per il buon vivere comune. Se i
nostri figli si comportano in modo sconveniente secondo il sentire comune,
bisogna stopparli. Se nostro figlio si immagina che la prepotenza e l’ignoranza
siano il linguaggio per conquistare le ragazze, è necessario fargli un
discorsetto. Se nostro figlio scambia la mamma per un taxi o una lavatrice
parlante, è tempo di ricordargli che non è così...
Diventare genitori è una grazia e una fatica:
e al momento dell’accettazione dell’incarico ci è stato consegnato un
sacchettino contenente tante tesserine con scritto ‘no’ e altrettante con
scritto ‘sì’.
La maggior parte delle volte non serve
nemmeno utilizzare l’equipaggiamento dato in dote: basta l’esempio.
Dici niente...
E’ quando l’esempio non basta che dobbiamo
giocarci la carta racchiusa nel sacchettino...mica per delle sciocchezzuuole
come spesso amano fare le mamme per sottomettere i propri pargoli...
-Che sapore ha il ‘no’?
-Non saprei...ma non mi pare così male...
Silvia