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martedì 16 ottobre 2012

QUELLI DI PRIMA

Non credo che noi si possa avere il timore "di tornare quelli di prima"; di tornare quelli che siamo stati, di tornare quello che ci ha porteto sino a qui.
Non credo a questa possibilità anche solo perchè impossibile per definizione, perchè l'acqua del fiume è sempre acqua ma non è mai la stessa e mai più lo sarà.
 
Credo sia più realistica, invece, la paura di scoprire di essere diversi da quello che credevamo di essere e di essere stati.
 
Paura di vedere modificata l'idea e l'immagine che ci eravamo fatti di noi e che ci piaceva vedere riflessa nello specchio ingannevole nel quale siamo soliti rifletterci.
 
E' questa paura di scoprirci nuovi che ci rende fragili.  E' questa paura di ascoltarci, di fermarci a guardare l'acqua che scorre che ci impedisce di amare e di lasciarci amare.
Io sento più : frequentemente "com'era bello quando..."    piuttosto che :" mi piacerebbe riconoscere la pelle che muta"....
 
E' più rassicurante circondarci di certezze che di incognite.
 
 
Che poi questa realtà ci renda veri è piccola cosa....
 
 
 
 

7 commenti:

  1. nel carnevale della nostra vita la maschera più burlesca è quella dietro la quale si nasconde la nostra anima. toglierla molto spesso è difficile, se non impossibile. tanto difficile quanto doloroso. con il tempo la maschera si è fortificata, indurita, cementata. quando troviamo la forza di toglierla dobbiamo farlo lentamente e con grande rispetto. in fondo è stata il nostro IO per tanto tempo!

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    1. Gentile signora mi trova in sintonia sulle linee generali, meno sul fatto che la maschera si riesca a toglierla. Io conosco molte persone che hanno solo cambiato maschera ma mai la propensione alle bugie proprio per salvare la faccia a loro cara. Saluti, P.

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  2. Questa paura di scoprirci nuovi...come è vero! Se abbiamo paura di cambiare casa o lavoro o città figurarsi se abbiamo voglia di cambiarci! naturalmente intendo cambiamenti positivi e in meglio, per migliorare la qualità della vita nostra e delle persone che amiamo.

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  3. E in tutto questo cercare ci si stupisce di come non esistano coerenze che durino una vita, solo cicli e fasi da attraversare, inglobare, superare.
    Lo facciamo continuamente, ma senza saperlo.

    Questo è il dramma.

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    1. Sì il dramma esiste nel sembrar galli e galline che razzolano senza sosta e forse senza senso. Ciao!

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  4. la continua evoluzione è sinonimo di crescita. man mano che cresciamo cambiamo modo di essere e di pensare......diversamente non saremo cresciuti anzi.....

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  5. Non sono sicuro di piacermi ora come nel passato. Non riesco proprio a vedermi e a rendermi conto se sono cambiato......cero sarò cambiato, per forza si cambia, ma a me sembra di essere sempre lo stesso in fondo. Io credo che in fondo non si cambia mai tanto. Piccole sfumature, forse.....ma la sostanza rimane la stessa io credo.

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