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mercoledì 13 marzo 2013

INTIMITA' E PASSIONE: domenica delle palme



“Gesù sapeva che era venuto per lui il momento di lasciare questo mondo e tornare al padre…” (GV 13,1).

Mi viene quasi il magone.

Gesù parla al popolo, ma esso è fatto di persone che per esistere e lasciare traccia di sé, deve poter seminare le proprie ricchezze così come le proprie miserie; grano e zizzania; le une servono alle altre.
Miserie e ricchezze hanno lo stesso peso e brillano allo stesso modo e questo è vero e forse anche salutare, da che mondo è mondo.

“La gente circondò Gesù e gli disse: - fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Messia, dillo apertamente(GV 12,42-43).
Oramai Gesù aveva fatto tanti segni miracolosi davanti al popolo, eppure non credevano in lui(GV 10,24).
Da che mondo è mondo, appunto.

“Comunque molti cedettero in Gesù, anche fra i capi ma non lo dichiarano davanti ai farisei per non esser espulsi dalla loro comunità. Per loro era più importante essere rispettati dagli uomini che venire apprezzati da Dio”. (GV 12,42-43).

Basta, non vado oltre.

Ci piacerebbe essere sempre belli e luminosi, allegri, soddisfatti, accoglienti  e ben accolti e invece dobbiamo fare i conti con  il lato oscuro di noi, il rovescio della nostra personalissima medaglia e questo lavoro è un lavoro “sporco”. Lavorare su di sé è precisamente un lavoro di questo tipo ed è da farsi in intimità.

“Maria prese un vaso di nardo, prezioso unguento profumato di grande valore e lo versò sui piedi di Gesù; poi li asciugò con i suoi capelli e il profumo si diffuse per tutta la casa” (GV 12,3).

La passione, quel sentire che ci smuove al’’infinito e ci rende nudi; e qui possiamo scegliere se vergognarci o sentirci liberi.

I giorni che ci separano dalla Pasqua, sono forse i giorni più faticosi di tutto l’anno; fatica emotiva, naturalmente. Fatica affettiva, naturalmente, perché può essere oneroso amare e sentirsi amati come Lui ha amato noi.



Silvia, 2011


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7 commenti:

  1. Anche a me viene il magone a leggere così ma è un magone buono

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  2. Un uomo grandioso come Gesù, che ha affrontato con coraggio il proprio infauto destino è un mito, noi che abbiamo paura delle mosche..........

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    1. Chi ha paura delle mosche?

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    2. Credo che sia un modo di dire....
      Comunque sia io l'ultima settimana prima di Pasqua la vivo con particolare intensità. Non sono mai riuscita a spiegarmelo: è come se mi sentissi testimone diretta di questa vicenda

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