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mercoledì 20 febbraio 2013

L'ARTE DI SMARRIRSI


“Non sapersi orientare in una città non significa molto. Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta. I nomi delle strade devono parlare all’errabondo come lo scricchiolio dei rami secchi, e le viuzze del centro gli devono scandire senza incertezze, come in montagna un avvallamento, le ore del giorno.”
Ecco un passo di un grande libro di un grande personaggio: Walter Benjamin; un signore nato a Berlino nel 1892 e morto in Spagna nel 1940. Questo signore, ha scritto molte cose di filosofia e di arte; suo è il libro “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” scritto quando Andy Warhol andava alle scuole elementari. Benjamin ha tradotto Proust e racconta di come sia speciale ‘perdersi’ in una città.
Sarà capitato anche a voi -e non solo a me- di smarrirvi in una città o di non riuscire a trovare il luogo dell’appuntamento. Lasciarsi andare alle sensazione, girare ‘a naso’, osservare le pietre, le finestre, i portoni che costituiscono una città è un meraviglioso viaggio e un esercizio sensoriale che vale davvero la pena di fare.
Sguardo alto, attenzione per i dettagli e per la storia di chi prima di noi ha abitato in quel luogo, non possono far altro che renderci cittadini più attenti, sensibili e appassionati. Smarritevi, dunque: ma non perdete la retta via…


3 commenti:

  1. Quante volte mi sono perso? Chiedetelo a mia moglie..!

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  2. Ah!Ah!Ah! sapessi i o... è per quello che sono una estimatrice di Benjamin...! Comunque è un libretto piccino la cui lettura consiglio vivamente!

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  3. Cercherò di vedere il lato positivo della cosa perchè quando mi accorgo di essermi persa vado nel panico!

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