Bene. Sappiamo che presenza e assenza si susseguono, forse addirittura si attraggono come la gioia non può esistere senza il dolore. Come il giorno dà senso alla notte e l’inverno lascia spazio alla primavera per poi esigere ancora attenzione per sé.
Questi concetti scandiscono la mia vita, del resto.
Non c’è pensiero senza solitudine e non c’è pensiero senza parole. Non ci sono parole senza pensiero. Non c’è pensiero senza vita.
E ora che la vita è tornata ad abitarmi io non posso che esserne lieta e sentirmi baciata dalla vita stessa.
Amata, abbracciata, compresa, desiderata.
Un amore che scalda il sangue che a volte si ghiaccia nelle vene.
Un amore caldo come il respiro.
Ed è in questo respiro che risiede la presenza.
Eccoti finalmente
RispondiEliminaIntenso e appassionato proprio come il "Notturno di Chopin". Ciao
RispondiEliminaA volte non dormo e scrivo.
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