Pagine

mercoledì 16 gennaio 2013

Quei legami profondi che non sappiamo proteggere (Francesco Alberoni)


La nostra vita è costruita su due tipi di legami.
Quelli superficiali, professionali, utilitaristici e quelli emotivi profondi fra genitori e figli, fra fratelli, fra amici, fra innamorati.
Noi di solito pensiamo soprattutto ai primi. In televisione vediamo le
prestazioni dei comici, dei presentatori, degli artisti, dei registi, sentiamo i discorsi e le polemiche dei politici, ma non percepiamo le gioie, le ansie ed i dolori che stanno dietro ciò che dicono e fanno. Le uniche informazioni che abbiamo sulla loro vita privata, le leggiamo sui settimanali di gossip che parlano degli amori, dei fidanzamenti, dei figli, dei divorzi, dei lutti della gente dello sport e dello spettacolo e svelano l'aspetto umano che essi hanno in comune con tutti noi.
Ed è grazie a queste nformazioni che ci rendiamo conto che il comico che ci fa ridere ha una moglie e dei figli che sono alla base del suo equilibrio e, certe volte, pensiamo a Roberto Benigni con sua moglie, a fondamento della sua ricchezza emotiva e della sua arte.

E mentre ci occupiamo seriamente dei rapporti professionali
, guardiamo con leggerezza ai legami profondi, le vere radici della nostra personalità. E talvolta facciamo degli errori che rovinano i nostri rapporti vitali.
Ci sono uomini che amano la moglie, ma non resistono alle tentazioni di relazioni extraconiugali finché lei non rompe e allora sono disperati.
Ci sono donne che gestiscono benissimo la casa e la vita quotidiana del marito, ma non capiscono il suo spirito creativo e avventuroso.
Ci sono mariti che non si rendono conto che la loro moglie ha bisogno di calore e corteggiamento, pensano solo alla professione e le rendono la vita arida. Ci sono genitori che trascurano i figli e figli che non si occupano dei genitori quando hanno bisogno.
E poi quante decisioni brusche e irreparabili! È facile dire a qualcuno «vattene e non farti più vedere!», ma un conto è farlo con un dipendente, con un conoscente, ben diverso farlo con tuo figlio, con tua madre, con uno che hai amato, con un amico che ti è stato vicino tutta la vita. Perché mentre i rapporti superficiali possono essere sostituiti con facilità, quelli profondi ti lasciano un immenso vuoto.
Molte depressioni nascono da questo vuoto, dalla solitudine che esso genera. Una solitudine che si può riempire solo con nuove amicizie o con un nuovo amore. Tutte cose molto difficili da costruire e difficili da conservare.


12 gennaio 2009


5 commenti:

  1. Oggi com pggi tutto è superfluo. La fatica come impegno non si sa più nemmeno più cos'è...... che schifo

    RispondiElimina
  2. Ciao anonimo, perchè "che schifo"?
    Vivere è una bella avventura molto ma molto impegnativa ove mai (ma proprio mai) c'è qualcosa di scontato.
    Assumersi l'impegno di vivere la vita che ci viene data così come ce la troviamo non ha alternativa se non la morte.
    Chi pur con tutte le paure e incertezze del caso accetta la vita assumendosene RESPONSABILMENTE gli oneri e gli onori impegnandosi a custodire legami profondi senza imbrogliare, sarà ricompensato da relazioni sincere. Chi, al contrario, mentirà, avrà come ricompensa la necessità di vivere permanentemente nella menzogna, per Ciao anonimo, a presto

    RispondiElimina
  3. Ho visto che per intervenire non ci sono filtri nè moderatori. Come mai?

    RispondiElimina
  4. Alberoni ha una capacità di cogliere aspetti sottili della società e dell'umanità. Questo articolo ricordo di averlo letto con mia moglie proprio in un periodo molto faticoso per la nostra famiglia e ci aiutò molto a riflettere su alcune cose. Sono sorpreso di ritrovarlo qui più attuale che mai!! Saluti P.

    RispondiElimina
  5. Parole sagge da ricordarsi nei momenti difficili. Grazie Francesco

    RispondiElimina