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martedì 15 maggio 2012

IL PROFUMO DELLA VITA


Pensare allo scorrere della vita mi porta ai suoi profumi e all’impronta che essi lasciano nell’incedere dei ricordi.
I profumi sono filtrati dall’olfatto che tra i sensi è quello che con chiarezza cristallina ci può restituire i frammenti e i legami di una vita: luoghi e persone.
L’odore della mamma, del suo corpo, del suo amore;
Il profumo di un contatto, di un’intimità;
Un corpo che accoglie.
Il profumo di una stanza;
Di un cibo.
Il profumo della terra, dell’aria gelida dell’inverno, della neve, della pioggia.
L’odore della campagna e dei contadini;
L’odore della fatica e dell’amore.
Il profumo della primavera che si rinnova ogni anno puntuale: ogni anno certo che mi accorgo che è arrivata la primavera! Me lo dicono il profumo dei giacinti prima e dei mughetti poi, prima ancora del sole.
Non ci si può sottrarre ai ricordi dei profumi.
Possono essere passati anche mille anni da che si è amato ma quel  profumo all’improvviso ricompare per impedirti di dimenticare. Del resto sentire (un profumo) fa pendant con sentire (ascoltare). Forse non è un caso.
Non c’è vita che non abbia il suo odore.
E quando la vita finisce con essa scompare anche il profumo; il corpo senza vita non ne ha; non ne ha più. Non ammanta più.
E’ inquietante: la morte si porta via ogni odore perché  non hai più niente da raccontare.
Ma di noi rimane la  vita vissuta che è fatta di profumi e chi ti sopravvive non potrà fare a meno di te.

         Silvia, 11 maggio 2010

4 commenti:

  1. Che impressione. Mi tornano alla mente tutti i profumi di una vita!

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  2. Molto sensuale questa descrizione

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  3. E' vero che fa impressione questa descrizione e mi fa venire il magone. non so se è per gioia o tristezza cmq c'è molta intensità

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