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lunedì 10 giugno 2013

PRIMAVERA


Quando arriva la primavera.
Così tanto attesa eppur semplicemente puntuale: è la primavera.
Passo dopo passo a resistere a tormente di neve, nebbie che t’infradiciano le ossa, gelo che ti penetra nel profondo. Alberi spogli e irrigiditi come foreste di pietra.
L’inverno è lungo, lento, buio e tutto sembra tacere come in un folto senza fiato ma
succede che già attorno a san Sebastiano ci si possa tenere "il cappello in mano" anche se è consigliata cautela; eppure è il segnale che ci avverte che la primavera è alle porte, basta mettersi in ascolto.
Poi, passo dopo passo, giorno dopo giorno nella ferialità che ci rende tutti uomini in terra, la foschia si dirada e lascia spazio alle giornate più lunghe e il cielo riesce a illuminarsi di nuova luce meno algida e rarefatta. Le nuvole compaiono già gonfie e non più striate in alta quota bloccate lassù dalla coltre gelida che ci ha ammantato.
In questa prospettiva proviamo pensare a noi, quando ci pare ancora e sempre tutto immobile e inespressivo arrendendoci all’impazienza e restiamo restii a riconoscere che i mutamenti più espressivi sono lenti e impercettibili, silenziosi e discreti.

Sotto il gelo non c’è il nulla, ma germogli addormentati; Tuttavia noi non sempre siamo disposti ad accogliere tutto ciò perché abbiamo sempre fretta e fame di conferme e novità: viviamo oggi ma con la testa siamo ancora a ieri o addirittura al domani che non conosciamo ancora.

Intanto la primavera non ci tradisce mai.
Piano piano arriva, giorno dopo giorno, passo dopo passo.

Non scoraggiamoci se ci sembra che il nostro vivere non offra i vagiti della novità, di una vita diversa e sognata chissà come.
Non temiamo le nostre nudità e le nostre fragilità, perché in esse si cela la nostra forza.
Ricordiamo che quando nelle nostre preghiere invochiamo "
il nostro pane quotidiano" stiamo parlano proprio di noi e della nostra vita che è tutta da vivere con forza e lievità.

Le gemme che l’inverno ha custodito non aspettano altro di poter sbocciare.





6 commenti:

  1. ----------e allora aspettiamo e cogliamo le opportunità

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  2. Buonasera, è vero che siamo soliti lamentarci se le cose n succedono come noi vogliamo e sono d'accordo osul fatto che bisogna vivee più rilassati meno pretenziosi. Saluti, P.

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  3. Sarà che quest'anno ho patito molto il freddo e la primavera non è stata generosa un gran che, ma non mi sento il cuore gran che caldo, ma forse è un mio stato d'animo. Forse la primavera è prima di tutto uno stato d'animo

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    1. Ciao Gian, sì la primavera che intendo io è proprio uno stato 'interiore'; un giardino, il nostro personale giardino, che solo noi possiamo e sappiamo coltivare. Il sole che ci scalda e ci fa vivere, lo abbiamo in abbondanza dentro di noi. Gli accadimenti esterni, belli o disperanti che siano, sono solo granelli di sabbia e non dobbiamo cadere nel tranello di farci condizionare l'aesistenza da essi. Ciao, buona domenica!

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  4. Un buon giardino ha bisogno anche di buon concime. Buona domenica anche a voi

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    1. Sono d'accordo, grazie, buona domenica anche da me. Saluti, P.

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