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giovedì 27 giugno 2013

TIGLI IN FIORE


Con la fine di giugno si compie il raccolto.
Sotto l’ombra dei tigli a goderne il profumo.
Tanti giorni tutti in fila a percorrer sentieri, passo dopo passo per prepararsi a varcare la soglia della vita del grande. Un passo da gigante: la fine della scuola dell’infanzia.
Cuccioli si arriva con passi incerti e linguaggio tremante. Tutti i giorni ai piedi dei tigli.
Ecco, dolce piccino, gli ultimi passi inebriati dal profumo dell’estate
a mietere il grano della vita che vive. Sotto l’ombra dei tigli in fiore.
Mano nella mano







giovedì 20 giugno 2013

L'ALTRA META'


Ci sono cose di cui vediamo sempre la stessa faccia; come la luna, ad esempio. Misteriosa e affascinante, capace di influenzare maree e umori, a noi mostra sempre un lato di sè.
Anche noi, di noi, vediamo sempre e solo lo stesso lato: quello davanti, quello da esibire. Poco o nulla è il nostro impegno per  conoscere e approfondire almeno una parte delle nostre numerose sfaccecciature; ripetiamo sempre gli stessi commenti e gli stessi gesti; gli approcci con l’esterno di noi è sempre il medesimo tutti i giorni.
Gli argomenti sui quali discettiamo ruotano intorno alle solite quattro pnostre preferenze anche se ci pare diversamente.
L’altra metà del cielo non è null’altro che quella parte di noi che ci impediamo di conoscere perchè temiamo ci oscuri.



sabato 15 giugno 2013

IL LUSSO E LA TRASFORMAZIONE DELLA CITTA'


Ben venga la trasformazione: qui da noi (sarà la vecchia Europa? sarà l’Italia succube del suo passato è sempre così complicato il fare...). Un’edilizia di sostituzione di fabbricati obsoleti ce la attendiamo sempre più frequente, soprattutto dove ricadrà la migrazione e la concentrazione dei valori economici, la leva che permette di demolire manufatti e riscrivere un frammento di paesaggio.
Sul fronte delle tecnologie edilizie questo pone nuove sfide: grande risparmio energetico, solidità anche al sisma, innervamento con impianti più articolati e integrabili nel tempo... Su quello estetico e culturale dipende molto dalla preparazione degli operatori: ricollegarsi a quella sobrietà molto milanese, che sa dissimulare ma non per questo è passatista, anzi! potrebbe aiutare.
Il lusso è motivo di polemica da almeno due o tre secoli! Le città, le dame e ora un po’ tutti, competono fra loro mostrando gioielli veri o presunti. Magari posseduti in leasing ma comunque mostrati. Forse è un fatto connaturato alla nostra socialità, ma è molto effimero pensare che tutto sia merce e come tale a portata di mano. Un patrimonio, cultura e credibilità, sono altro, si costruiscono con pazienza. Chi governa il lusso ha una responsabilità più profonda: scegliere chi promuovere, quale idea di persona, di casa e di città trasmettere alla comunità, quali beni ritornare alla collettività. Eppure sempre più il legame con le comunità locali si è allentato: va recuperato o sostituito?
E con cosa?




lunedì 10 giugno 2013

PRIMAVERA


Quando arriva la primavera.
Così tanto attesa eppur semplicemente puntuale: è la primavera.
Passo dopo passo a resistere a tormente di neve, nebbie che t’infradiciano le ossa, gelo che ti penetra nel profondo. Alberi spogli e irrigiditi come foreste di pietra.
L’inverno è lungo, lento, buio e tutto sembra tacere come in un folto senza fiato ma
succede che già attorno a san Sebastiano ci si possa tenere "il cappello in mano" anche se è consigliata cautela; eppure è il segnale che ci avverte che la primavera è alle porte, basta mettersi in ascolto.
Poi, passo dopo passo, giorno dopo giorno nella ferialità che ci rende tutti uomini in terra, la foschia si dirada e lascia spazio alle giornate più lunghe e il cielo riesce a illuminarsi di nuova luce meno algida e rarefatta. Le nuvole compaiono già gonfie e non più striate in alta quota bloccate lassù dalla coltre gelida che ci ha ammantato.
In questa prospettiva proviamo pensare a noi, quando ci pare ancora e sempre tutto immobile e inespressivo arrendendoci all’impazienza e restiamo restii a riconoscere che i mutamenti più espressivi sono lenti e impercettibili, silenziosi e discreti.

Sotto il gelo non c’è il nulla, ma germogli addormentati; Tuttavia noi non sempre siamo disposti ad accogliere tutto ciò perché abbiamo sempre fretta e fame di conferme e novità: viviamo oggi ma con la testa siamo ancora a ieri o addirittura al domani che non conosciamo ancora.

Intanto la primavera non ci tradisce mai.
Piano piano arriva, giorno dopo giorno, passo dopo passo.

Non scoraggiamoci se ci sembra che il nostro vivere non offra i vagiti della novità, di una vita diversa e sognata chissà come.
Non temiamo le nostre nudità e le nostre fragilità, perché in esse si cela la nostra forza.
Ricordiamo che quando nelle nostre preghiere invochiamo "
il nostro pane quotidiano" stiamo parlano proprio di noi e della nostra vita che è tutta da vivere con forza e lievità.

Le gemme che l’inverno ha custodito non aspettano altro di poter sbocciare.





martedì 4 giugno 2013

STORIA SUFI: il cane e l'asino


Un uomo che aveva trovato il modo di capire il significato dei suoni emessi
dagli animali, un giorno stava camminando per le strade di un villaggio.
Vide un asino che aveva appena finito di ragliare e, accanto a lui, un cane
che abbaiava con accanimento.
Avvicinandosi, colse il significato della loro conversazione.
"Quanto mi seccano tut te le tue chiacchiere sull 'erba e sui pascoli, quando
invece vorrei sentir parlare di conigli e di ossa!", si lamentava il cane.

Il nostro uomo non riuscì a trattenersi: "Eppure", obiettò, "esiste un nesso
tra le due cose: la funzione del fieno è paragonabile a quella della carne".
I due animali si allearono subito contro di lui. Mentre il cane abbaiava
ferocemente per coprire le sue parole, l 'asino, con un bel calcio sferrato con
le zampe posteriori, lo stese a terra, privo di sensi.
Poi ripresero la loro discussione.


Questa storia, che ricorda un racconto di Rumi , è una favola tratta dalla
celebre raccolta di Majnun Qalandar.