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venerdì 7 dicembre 2012

SULLA FIDUCIA


Da una corrispondenza con un'amica


"...ti scrivo sulla fiducia, argomento da te sfiorato in risposta alla tua lettera.

Tocchi un tasto dal cuore enormemente capiente , estremamente interessante ed emotivamente potenzialmente esplosivo.

Per rispondere alla tua domanda, mi sono chiesta per prima cosa quale sia il significato ‘tecnico’ della parola ‘fiducia’ (e qui ognuno può attingere al suo vocabolario) e poi ciò che questto significato evoca in me.

La fiducia è il mio carburante.

Io ho fiducia nella vita così come si dispiega, sorprendente e misteriosa; ho fiducia nelle persone che incontro sul mio cammino: mi fido del fatto che possano condividere qualche cosa con me; e ho fiducia nelle istituzioni (un po’ meno nei loro rappresentanti, in Italia, in questo momento storico).

Ho fiducia nel futuro indipendentemente dal colore che esso avrà per me, roseo o grigio, ma siccome il colore grigio stento a riconoscerlo, ecco che prevalgono gli altri colori.

Certamente la fiducia di cui parlo è quella incodizionata, quella che aveva Gesù per suo padre e, di rimando, quella che hanno i bambini per la mamma: per intenderci, quella che fa sì che quando la mamma promette che “il gelato te lo compro dopo” il bambino si mette così in attesa di questo “dopo” perchè la mamma glielo ha promesso. Un’altra immagine di fiducia a cui penso è quella del fedele che si affida al sacerdote nel sacramento della riconciliazione, o quando gli si affidano i propri figli.

E nonostante preti e genitori non siano immuni dal tradire la fiducia riposta, ho scelto di crescere i miei figli tramandando loro il piacere di un vivere fiducioso.
Certamente, predisporsi a vivere con fiducia la vita e le relazioni in essa implicate, significa anche imparare a ‘leggere’ le situazioni, a viverle, anche pestandoci il naso.

No, mai , nemmeno per un secondo vorrei non avere fiducia nel mondo: può capitare di provare un certo ribrezzo, incredulità e sconcerto, ma sfiducia no, piuttosco preferisco aprire gli occhi e prendere atto. Della serie: fiduciosi sì fessi no. (bella questa, ne faccio un aforisma?).

Forse la Fiducia non è il bene più prezioso, però certamente lo è così tanto da illuminare lo sguardo. In profondità.

Ciao,

    Silvia".

5 commenti:

  1. Eh cara la mia ragazza non hai torto ma nemmeno ragione. La vita è così dura a volte che dopo un paio di fregature la parola fiducia finisce nel fondo del cassetto!!____________

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  2. Il mio concetto di fiducia è simile al tuo, cara Silvia, soprattutto quando dici fduciosi si fessi no...... Mi piace quando dici che la fiduda illumina lo sguardo. Bisogna stare molto accorti a non tradire la fiducia delle persone perchè i danni che ne derino sono incalcolabili e imprevedibili! Pensiamo alla classe politica italiana che ci frega appena può! Ma chi si fida più di chi? brutta storia

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  3. Guardi, tante volte la mia fiducia è stata tradita, e solo dopo con il senno di poi ho capito che ero stato io ad aver investito troppo e in modo sbagliato su quelle persone. Spesso chi tradisce la fiducia non sa nemmeno di essere un traditore. Saluti P.

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    1. Col c...zo che chi tradisce la fiducia non lo sa! Se uno è riuscito ad avere la tua fiducia significa che ricopriva un ruolo che gliene ha dato il potere (come dice Silvia i genitori, i preti e qualcun altro)e se ti tradisce lo fa a ragion veduta! scusa P. ma proprio andava detto

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    2. Anche a me è capitato di vedere tradita la fiducia riposta: mi è capitato negli affetti, nelle relazioni sociali, con le istituzioni. Sono cose che capitano nostro malgrado e che ci feriscono molto.
      Eppure, senza analizzare troppo il perchè e il percome (vero è che giocano un bel ruolo anche le nostre aspettative sugli altri...) sono convinta che chiudersi in un muto dolore e una dolorosa diffidenza ci impedisca di continuare a vivere e a scoprire le meraviglie che il vivere ci offre.
      Gioie, dolori, sorprese e crudeltà fanno di noi ciò che siamo e una buona parte di ciò che siamo ce la giochiamo col vivere fiducioso. Ciao

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